Confcommercio Brindisi invita gli imprenditori ad esporre in vetrina le bollette del 2022 a confronto con quelle del 2021, testimoniando la follia degli aumenti degli ultimi mesi, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e far capire alla politica la necessità di agire subito.
“Bollette in vetrina” è una iniziativa semplice, ma necessaria. Partita a livello nazionale dalla Fipe, la Federazione dei Pubblici Esercizi di Confcommercio, si va allargando ora a tutti i settori, perché il problema dei folli rincari energetici riguarda proprio tutte le imprese.
Come aderire?
E’ sufficiente:
stampare la locandina che trovi in allegato scrivere negli spazi previsti nella locandina gli importi 2022 e 2021 dell’ultima bolletta di energia riferiti allo stesso mese, per metterle a confronto ed esporre la locandina nel tuo esercizio.
Puoi anche scattare una foto della locandina con i tuoi dati e postarla sui tuoi canali social usando l’hashtag #bolletteinvetrina.
L’obiettivo dell’iniziativa è duplice: sensibilizzare l’opinione pubblica, peraltro già allertata visto che gli stessi aumenti stanno interessando anche le famiglie, ma soprattutto far capire alla politica la necessità di agire subito.
Intanto non si ferma il pressing di Confcommercio sul governo.
“Complessivamente, la spesa in energia per i comparti del terziario nel 2022”, denuncia il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, “ammonterà a 33 miliardi di euro, il triplo rispetto al 2021 e più del doppio rispetto al 2019 (14,9 miliardi).
È uno scenario purtroppo suscettibile di un ulteriore peggioramento senza interventi specifici e nuove misure di sostegno, e che può portare a una forte frenata all’economia nella seconda parte dell’anno.
I costi dell’energia sono, ormai, da vera emergenza. Il nuovo Governo dovrà dare risposte immediate accelerando soprattutto su Recovery Fund energetico europeo e fissazione di un tetto al prezzo del gas.
E’ vitale tagliare drasticamente il costo dell’energia per tutte le imprese, anche quelle non ‘energivore’ e ‘gasivore’.
In caso contrario si rischia di vanificare la ripresa economica di questi ultimi mesi.